ACQUAVITE
I pionieri di questo distillato furono i Nonino con l'autorizzazione ministeriale alla sua produzione concessa con D.M.del 20 ottobre 1984.
Mentre il brandy si ottiene dalla distillazione del vino e la Grappa dalla distillazione delle vinacce, lo "spirito terzogenito" figlio del grappolo si ottiene da tutto il succo.
L'uva scelta per ottenere il distillato viene raccolta con un leggero anticipo, rispetto ai tempi della vendemmia tradizionale, per sfruttare meglio la carica aromatica e polifenolica degli acini.
La trasformazione dell'uva in mosto avviene con una normale vinificazione; dopo il diraspamento, gli acini vengono ammostati con una pressatura molto soffice.
E' molto importante per la qualità finale diraspare i grappoli, perché il raspo essendo legnoso non conferisce profumi al mosto, futuro prodotto ma solo note tanniche ed erbacee che certamente non aiutano a migliorare l'eleganza dell'acquavite.